Ricevere una diagnosi di tumore al seno è un momento complesso e carico di emozioni. Tuttavia, è fondamentale sapere che oggi esistono percorsi di cura ben definiti e sempre più efficaci, grazie ai progressi della medicina. Questa guida pratica illustra le 5 fasi principali del trattamento, dalla diagnosi fino alla sorveglianza post-operatoria, per aiutarti a comprendere meglio cosa aspettarti.
1. La Diagnosi del tumore al seno e la Pianificazione del Trattamento
Dopo l’identificazione di un sospetto tumore attraverso esami come mammografia o ecografia, vengono effettuati ulteriori test per confermare la diagnosi e definire le caratteristiche della neoplasia.
Esami Principali:
Biopsia: Un campione di tessuto viene prelevato per analizzare la natura del tumore.
Esami di imaging avanzati: Risonanza magnetica (RM), TAC o PET per valutare l’estensione.
Test biomolecolari: Per individuare recettori ormonali e proteine (es. HER2) e altri marcatori utili nella scelta della terapia.
Pianificazione:
In questa fase, il team multidisciplinare composto da oncologi, chirurghi, radiologi e altri specialisti elabora un piano di trattamento personalizzato in base a:
Stadio e tipo del tumore.
Condizioni generali di salute della paziente.
Preferenze personali e obiettivi terapeutici.
2. Il Trattamento Preoperatorio
Terapie Neoadiuvanti
In alcuni casi, prima della chirurgia, possono essere somministrate terapie per ridurre le dimensioni del tumore:
Chemioterapia: Per agire direttamente sulle cellule tumorali.
Terapie ormonali: In caso di tumori ormonosensibili.
Terapie mirate: Come farmaci biologici contro il recettore HER2.
L’obiettivo è rendere l’intervento chirurgico più conservativo e aumentare l’efficacia del trattamento complessivo.
3. La Chirurgia
La chirurgia rappresenta un passaggio cruciale nel percorso di cura. La scelta della tecnica dipende dalle caratteristiche del tumore e dalle preferenze della paziente.
Tipologie di intervento:
Chirurgia conservativa (quadrantectomia): Rimozione del tumore con una parte limitata del tessuto circostante.
Mastectomia: Rimozione totale del seno, eventualmente seguita da una ricostruzione.
Dissezione linfonodale: Esame dei linfonodi ascellari per valutare la diffusione del tumore.
La chirurgia è sempre seguita da esami istologici per confermare la completezza della rimozione e pianificare le terapie successive.
4. Terapie Postoperatorie
Dopo l’intervento, vengono generalmente somministrate terapie adiuvanti per ridurre il rischio di recidiva.
Tipologie di terapie:
Radioterapia: Utilizzata dopo interventi conservativi o in presenza di margini chirurgici a rischio o coinvolgimento dei linfonodi ascellari.
Chemioterapia: Indicata nei tumori più aggressivi o con caratteristiche specifiche.
Terapie ormonali: Per i tumori positivi ai recettori ormonali, come il tamoxifene o gli inibitori dell’aromatasi.
Terapie mirate: Per pazienti con tumori HER2-positivi.
Questa fase è cruciale per consolidare i risultati ottenuti con la chirurgia.
5. Riabilitazione e Sorveglianza Post-operatoria
Riabilitazione
La riabilitazione è un aspetto fondamentale per recuperare la qualità della vita. Include:
Fisioterapia: Per migliorare la mobilità del braccio e prevenire il linfedema.
Supporto psicologico: Per affrontare l’impatto emotivo della malattia.
Consulenza nutrizionale: Per adottare uno stile di vita sano e ridurre il rischio di recidiva.

Sorveglianza
Una volta completate le terapie, è importante mantenere un monitoraggio regolare:
Visite periodiche: Controlli clinici e test diagnostici (mammografie, ecografie) secondo il protocollo medico.
Gestione di eventuali effetti collaterali: Come fatica cronica, menopausa precoce o alterazioni cutanee.
La sorveglianza consente di rilevare tempestivamente eventuali recidive o nuovi tumori.
Conclusioni
Un percorso di cura per il tumore al seno è costituito da diverse fasi integrate, ognuna delle quali è fondamentale per ottenere i migliori risultati possibili. Affrontare quindi la diagnosi del tumore al seno richiede non solo un supporto medico altamente specializzato, ma anche una rete di sostegno emotivo e pratico.
Prendersi cura di sé, seguire scrupolosamente il piano terapeutico e mantenere uno stile di vita sano possono fare la differenza nel recupero e nella qualità di vita. Per qualsiasi dubbio o necessità, rivolgiti al tuo team medico di riferimento.
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